Salve Gianluca,
direi che dal momento che dal punto di vista fisico non si evidenziano più problemi, mi sembra che la difficoltà che lei denuncia, di non avere gli stessi risultati di qualche tempo fa, sia da ricondurre a ragioni e/o motivi di natura psicologica.
Mi permetta un paio di domande giusto per riflettere: si diverte quando gioca? E quanto si divertiva a giocare dai 15 ai 19 anni?
Per come la vedo io potrebbe intraprendere un percorso Psicoterapeutico, che abbia gli obiettivi: di comprendere l'effetto che ha avuto su di lei il sopraggiungere dell'artrite; quello di avere più chiaro il significato che ha per lei il gioco delle bocce; e infine incrementare il riconoscimento dei suoi vissuti emotivi e la loro gestione.
Quella paura potrebbe essere una enorme e preziosa risorse.
Spero di esserle stato d'aiuto
Cordialmente
dr. Massimo Esposito
Psicologo/Psicoterapeuta - Roma