Una valutazione complessiva del caso sarebbe opportuna soprattutto per comprendere che tipo di relazione esiste tra genitori e bambino. A tutta prima, il comportamento descritto potrebbe spiegarsi come una forma "imitata" di relazione e a me sembra del tutto inutile e certamente discutibile il ricorso alle punizioni. Altra ipotesi plausibile potrebbe riguardare i ritmi della vita familiare, la presenza della mamma e del papà (forse troppo limitata?) a fianco del bambino, la (forse) sovrabbondante presenza dei nonni, la eventuale nascita di un fratellino ... ed altro ancora.
Nella mia esperienza, prima ancora di passare alla considerazione di quadri psicopatologici, tengo ben in mente una evidenza che nel tempo si è dimostrata un utile ausilio: ogni comportamento è un messaggio.
L'aiuto di un/a professionista con esperienza adeguata saprà sicuramente portare alla luce la realtà dei fatti.