Cara Signora, Lei ha perfettamente ragione.
Una volta si cercava di fare delle diagnosi basandosi soltanto sulla storia raccontata (anamnesi) e sull'obiettività clinica del paziente. C'era molta meno capacità di "visualizzare le cause", però, paradossalmente, le diagnosi alla fine erano più precise, semplicemente perchè si sforzava il ragionamento e si studiavano di più le casistiche fornite dagli altri colleghi in Letteratura. Oggi molti colleghi prescrivono esami senza sapere nemmeno cosa si aspettano dai rispettivi referti. Alla fine ci si riempie di cartelle, lastre e numeretti, senza essere minimamente in grado di capire cosa sta succedendo. Perbacco, magari anche io visitandola finirei per non capire un accidenti dei suoi disturbi. Però, in genere, cerco di non mollare la presa...