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Esperto Risponde

Porgo anticipatamente le mie scuse per la mia

Porgo anticipatamente le mie scuse per la mia seguente lunga descrizione.Ho 34 anni e verso inizio agosto ’08, successivamente a sessioni ginniche pesistiche (“palestra”) ho iniziato ad avvertire progressiva rigidità/tensione muscolare al polpaccio destro e dolore e formicolii plantari (parestesie?) solo dopo l’ultimo allenamento, sintomo che mia ha fatto sospendere l’attività sportiva. 2 settimane di ketoprofene orale e topico prescritti dal mio medico di base hanno alleviato le parestesie/dolore ma non la rigidità muscolare. Poco dopo la fine del trattamento ho avuto un episodio di un forte crampo al polpaccio (sempre destro) alzandomi dalla scrivania che è durato un paio di ore. Su indicazione del mio medico di base ho effettuato visita neurologica generale approfondita (risultata normale), eco-doppler venoso in entrambe le gambe anch’esso normale. All’ inizio di settembre ’08 ho avvertito improvvisa debolezza al braccio/cingolo scapolare destro, effettuato un’ulteriore visita neurologica con un neurologo specializzato in patologie neuromuscolari e TAC cerebrale senza mezzo di contrasto, entrambi normali. “Ritengo fortemente che la causa dei Suoi disturbi sia di origine psicosomatica” è stato il responso (la debolezza ed affaticabilità dell’arto sono scomparse quasi totalmente dopo alcuni giorni). Alla fine di settembre ‘08 la rigidità muscolare si è estesa anche al polpaccio sinistro e parzialmente al quadricipite femorale destro lievemente, il fisiatra ha riscontrato effettivamente alcune minori contratture localizzate. Ho iniziato a percepire alcune fascicolazioni alle gambe (maggiori ai polpacci), sporadiche alle mani e braccia ed alcuni episodi di dolore crampiforme (spasmi dolorosi??) al quadricipite destro (discontinui, durati alcune settimane). Ad inizio ottobre ‘08 sono stato visitato dal mio “neurologo di famiglia” (in pensione ma molto preciso ed esperto,non in malattie neuromuscolari però), ex-primario di Neurofisiopatologia della mia cittadina il quale fra l’altro mi ha prescritto esami ematochimici estensivi (compreso paratormone, calcio-fosforo nelle 24 ore, elettroliti, CPK, proteina c-reattiva, ormoni tiroidei etc. etc.) assieme a risonanza magnetica del cervello, rachide cervicale e lombare, tutti normali (tranne qualche innocua – secondo il neurologo - lievissima protrusione e spondilosi infradiscale lombare). A fine ottobre ‘08 la rigidità muscolare si è estesa quasi simultaneamente ad entrambi gli avambracci superiori (maggiore a sinistra), collo e volto nuova visita neurologica effettuata dal “neurologo di famiglia” sempre normale. EMG/ENG ad aghi degli arti inferiori esente da anomalie. Mi ha prescritto quindi 0,5 mg. di delorazepam 3 volte al dì e la sua diagnosi è stata sovrapposizione di stress/nevrosi assieme ad un’ ipereccitabilità neurale periferica (verosimilmente sindrome crampi-fascicolazioni). Il trattamento ha dato buoni miglioramenti già dopo alcuni giorni anche se nel frattempo ho cominciato ad aver timore di soffrire di una malattia neurodegenerativa tipo sclerosi multipla o peggio laterale amiotrofica. Successivamente a metà novembre ’08 ho avvertito rigidità all’ emitorace sinistro con bruciore muscolare, lieve difficoltà a respirare/espandere tale parte quando coricato. RX torace doppia proiezione, ECG, nuovi esami ematici estensivi (antigeni, omocisteina compresa) ed esame neurologico tutti negativi. Anche I sintomi all’ emitorace sono sfumati dopo diversi giorni. A fine novembre ‘08 il neurologo spec. neuromuscolare ha effettuato EMG/ENG arti superiori/inferiori testando i alcuni muscoli “random”, risultato negativo, ed ha negato la diagnosi di ipereccitabilità neurale periferica optando per una causa “psicosomatica” consigliandomi la prosecuzione prolungata con benzodiazepina. A fine dicembre ’08 dolori intermittenti ai piedi e gambe, riportati ad un terzo neurologo elettromiografista (esame dei quattro arti nuovamente “pulito”) il quale negato la sindrome crampi-fascicolazioni e mi ha consigliato un serotoninergico (ho continuato con il delorazepam). Alla fine di gennaio ’09 ho terminato il delorazepam estremamente gradualmente e dopo un paio di settimane la rigidità muscolare è ritornata quasi totalmente assieme a sporadiche fascicolazioni diffuse e minori crampi (spasmi??) diffusi. Alla rinnovata visita presso il “neurologo di famiglia”, ritenuta in ordine, egli mi ha riassicurato che non si tratta di SM o SLA bensì di ipereccitabilità neurale periferica (!). Ho riportato gli stessi sintomi anche al neurologo neuromuscolare assieme a lieve debolezza della parte esterna della mano/polso destro accompagnata da parestesie e occasionali fascicolazioni, effettuato studio ulnare EMG di superficie, negativo (responso: compressione ulnare benigna), effettuato visita neurologica – altrettanto normale – ribadendo secondo lui la natura psicosomatica e di proseguire la terapia con le benzodiazepina e lunga emvita ed ev. di valutare un supporto psicologico. A fine marzo ’09 terza EMG/ENG con il neurologo elettromiografi sta, “entro i limiti della norma” il quale ha negato nuovamente la teoria dell’ipereccitabilità. Da alcune settimane ho iniziato ad avvertire anche lieve crescente affaticabilità/debolezza del braccio destro, spasmi/crampi degli avambracci interni, sensazioni strane al cavo orale: costante sensazione di rigidità della parte inf. della lingua (come se la tirassero!) e leggero tremore della stessa con fascicolazioni sporadiche, maggiore difficoltà occasionale percepita nel parlare e nella deglutizione, sensazione intermittente di fastidio aghiforme alla gola (no “globus histericus”!), fascicolazioni al viso ed al collo. Alcuni giorni fa l’otorinolaringoiatra (visita programmata per sinusiti ricorrenti) mi ha visitato e spontaneamente mi ha chiesto – all’oscuro dei miei precedenti esami clinici neurologici – se ho avuto qualche caso di SM/SLA in famiglia sebbene all’esame non è stato riscontrata alcuna anomalia del cavo orofaringeo. I sintomi sembrano continuare a peggiorare molto lentamente ma costantemente e non so più cosa fare, escluse le patologie muscolari, genetiche o qualsivoglia sistemiche ho addirittura pensato di avere la forma di SM progressiva oppure di malattia del motoneurone superiore predominante (rigidità/spasmi/distonia??) che col tempo si sta evolvendo nella sua completa forma classica della SLA (crampi/fascicolazioni/debolezza). Non nego assolutamente l’opzione della psicoterapia, desidero solamente stare bene ma vorrei prima escludere totalmente una causa organica, cosa che non mi è permessa a motivo dei costanti e progressivi nuovi sintomi. Le chiedo un cortese parere “superpartes”.
Risposta del medico
Specialista in Psicologia clinica e Psicoterapia
i suoi sembrano essere proprio quelli che Freud chiamava sintomi da conversione isterica. Faccia una consulenza con un bravo psicoterapeuta che di visite mediche ne ha fatte già tante.
Risposto il: 07 Maggio 2009