Buonasera, grazie in anticipo per le Vostre risposte....mi presento ho 43 anni , sono alta 1.60 e sono molto in sovappeso pesando 85 kg, con diagnosi di connettivite indifferenziata dal 2009 e tiroidite di hashimoto dal 2012 ed ipertensione dal 2013; nel 2012 ho fatto un ricovero a causa di una grave anemia con valori di emoglobina di 5.8 e ferritina 0,g rave carenza di folati e vitamina d. Da allora faccio cicli semestrali di flebo di ferro e assumo dibase da 25.000, ma nonostante tutto i valori rimangono sempre molto bassi.
Il mio endocrinologo ha cominciato a sospettare di una possibile celiachia, ho effettuato le analisi del sangue ma solo l'antigliadina è positiva e ho effettuato la gastroscopia con questo esito...normale morfologia dei villi con moderato infiltrato flogistico linfoplasmacellulare e granulocitario eosinofilo del chorion incremento dei linfociti pari a 30/100.quadro compatibile con diagnosi di celiachia di tipo 1 marsh oberhuber solo nell'ambito di un quadro clinico sierologico e genetico orientato in tal senso.
La mia domanda ora è questa: non avendo capito bene il referto, si può parlare di celiachia oppure no? Oltre all'anemia i miei sintomi sono scariche di diarrea solo la mattina, profonda stanchezza, afte orali. Grazie e buonasera
No, la celiachia istologicamente si caratterizza da una atrofia dei villi; la risposta parla di una lesione tipo "enterite linfocitaria" che, pur presente nel quadro di un celiaco, in sè è insufficiente a fare diagnosi di malattia celiaca.