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Possibilità di aritmie future

Egregio Dottore,
qualche giorno fa ho sentito un dolore forte dietro lo sterno e il cuore batteva così velocemente, che non riuscivo a contare i battiti. Poi ho cominciato a sudare freddo ed avevo l'impressione di svenire. Ho chiesto a mia sorella di accompagnarmi in macchina in PS. Appena salita in macchina sono svenuta. In PS mi è stato effettuato un ECG, con il seguente risultato: frequenti battiti ectoptici ventricolari, QRS aberranti, brevi R-R, ritardo nell'attivazione ventricolare destra, considerare ingrandimento atriale sinistro. Il medico del PS mi ha poi diagnosticato una fibrillazione atriale e un blocco di branca sinistro. Dopo un paio di ore, verificato che gli enzimi cardiaci erano a posto, sono stata dimessa. Premetto che l'ultimo Holter ha dato il risultato di oltre 25.000 BESV e oltre 4.500 BEV, l'eco un ingrandimento atriale destro e sinistro (a causa di PFO risolto), un'insufficienza mitralica grado II e insufficienza tricuspidale grado I e che l'ecg al quale mi sono sottoposta un mese prima, a causa di una bronchite, aveva evidenziato un BBDX.
Attualmente prendo 160 mg di Sotalex e la cardioaspirina. Cosa mi riserverà il futuro? Cordiali saluti
Risposta del medico
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La prognosi di un paziente con aritmie ventricolari (che lei presenta), è condizionata essenzialmente dalla concomitanza di una significativa cardiopatia organica che non sembra essere presente nel suo caso. Le alterazioni sono infatti essenzialmente a carico degli atri, da cui scaturisce la facilità a sviluppare delle aritmie sopraventricolari (che lei presenta in numero elevato), le quali però hanno un peso prognostico tutto sommato minore. Nel futuro è possibile che le aritmie (e specialmente la fibrillazione atriale) si ripresentino, al punto da richiedere modifiche della terapia medica o anche il ricorso a terapie cosiddette interventistiche. Generalmente questi presidi sono efficaci nel controllare le recidive aritmiche e nel permettere una normale condotta di vita.
Risposto il: 20 Febbraio 2007