Gentile Signore, purtroppo non posso rispondere alla Sua domanda perché bisognerebbe conoscere molti dettagli tecnici della storia clinica della Sua amica. Purtroppo la febbre in un paziente del genere può avere molte cause; lo stesso ricovero in una terapia intensiva è un fattore di rischio, perché il paziente è collegato ad una serie di "tubi" (mi consenta l'espressione poco medica!) che sono tutti potenziali sorgenti di infezione. Consideri anche che la rottura di un aneurisma cerebrale è uno degli eventi più traumatici che possano capitare ad una persona: più del 50% dei casi non riesce nemmeno ad arrivare in ospedale, e di quelli che ci arrivano circa il 50% non riesce a sopravvivere. Le scrivo questo non per demoralizzarLa, ma per farLe capire che il paziente con emorragia da rottura di aneurisma è estremamente delicato, e vive in un equilibrio assai precario per almeno 2 settimane dopo l'operazione (salvo comlplicanze); questo equilibrio purtroppo si può facilmente rompere. Le principali cause di peggioramento improvviso sono proprio le infezioni e il vasospasmo. La storia che Lei mi racconta, nella sua tragicità, è purtroppo piuttosto comune in casi come quelli della Sua amica. Tuttavia non si arrenda, perché possono anche esserci, con il tempo e la pazienza, soprattutto nelle persone giovani, dei miglioramenti inaspettati. La saluto cordialmente.