Gent. Sig.ra
Mi dispiace che, essendomi iscritto a questo forum da pochi giorni, la mia risposta Le giunga con molto ritardo. Comunque partendo dal caso di Sua madre si possono fornire informazioni di utilita' generale. (Grazie per la discreta completezza delle informazioni).
a) Si tratta di uno Stadio III sec. UICC (gli stadi vanno da I a IV in ordine di gravita') oppure C2 sec. DUKES-AC (gli stadi vanno da A a D in ordine di gravita'). E' quindi una situazione non favorevole, tenuto anche conto di altri indicatori sfavorevoli come il pattern di crescita infiltrativo, la presenza di budding e di invasione vascolare.
Ma:
b) Tutti i tumori colorettali che si e' potuto operare radicalmente (come, mi sembra, nel caso di Sua madre) hanno margini di guarigione o di lunga sopravvivenza, ovviamente tanto maggiori quanto piu' e' iniziale lo stadio. Nel caso di Sua madre le probabilita' di sopravvivenza a 5 anni dall'intervento si potrebbero valutare nel 40%. Si puo' pensare che non sia una percentuale elevata, ma lascia un discreto margine di speranza (in particolare rispetto ad altre forme tumorali). Vorrei sottolineare che si tratta di una valutazione probabilistica, quello che accadra' nel singolo soggetto non e' mai prevedibile con assoluta certezza.
c) La chemioterapia post-operatoria e' sicuramente indicata. Gli schemi in un soggetto giovane, che presumo non abbia malattie associate, sono sostanzialmente standard.
d) Ultimo problema ma non meno importante, anche se riguarda Lei e non direttamente Sua madre. Penso che Le avranno detto che un tumore del colon dx, con componente mucinosa, con infiltrato linfocitario, comparso in un soggetto giovane, ha elevate probabilita' di essere un tumore con caratteristiche ereditarie. Lei e tutti i consanguinei di Sua madre (in particolare figli, fratelli, sorelle, genitori) dovrebbero essere sottoposti a indagini di prevenzione con relativa intensita'. Tali indagini di prevenzione (in primo luogo colonscopie periodiche) sono una delle poche forme di prevenzione di reale e dimostrata utilita'.
Una consulenza da un genetista o da un chirurgo/oncologo esperto nei tumori ereditari del colon-retto potrebbe essere proficua valutare meglio il rischio nei consanguinei di Sua madre.
Cordiali saluti.
Dott. Piero Gaglia
Specialista in Chirurgia e in Oncologia
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