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Esperto Risponde

PSA elevato

Ho 63 anni e da 11 anni mi sottopongo a controlli annuali della prostata a seguito di un aumento del psa. Ho eseguito 4 biopsie per un totale di 60 frustoli. Il risultato è stato sempre lo stesso: "Tessuto prostatico indenne da neoplasia con aspetti iperplastici, ampie aree di atrofia e flogosi cronica aspecifica". Dopo un ulteriore aumento del psa ( attulmente psa libero 2,48; psa totale 22,68; rapporto 0,11) ho effettuato una Risonanza Magnetica Multiparametrica e una PET con colina con i seguenti referti: - referto Risonanza Magnetica Multiparametrica: " Ghiandola di dimensioni moderatamente aumentate( 56x53x43 con volume pari a 79 cc). Nel contesto della parenchima ghiandolare si segnalano disomogeneità di segnale intrinseche sulle immagini T1 pesate compatibili con esiti di pregressi fatti bioptici. Significativa iperplasia adenomatosa del lobo centrale. Non sono evidenti ai diversi livelli considerati immagini francamente sospette in senso eteroplastico nè alla valutazione morfologica nè dopo somministrazione di mezzo di contrasto paramagnetico e allo studio spettroscopico. In particolare non riveste complessivamente significato evolutivo un'alterazione di segnale della base lungo il profilo postero laterale destro(2p) caratterizzata da una ipointensità sulle immagini morfologiche ( T2W) ma priva di restringimento del coefficiente di diffusione e o anomalie di captazione del contrasto. Tutte le altre alterazioni di segnale del lobo centrale diffuse son compatibili con iperplasia adenomatosa.

CONCLUSIONI: Non sono evidenti immagini convincenti in senso eteroplastico ai diversi livelli considerati la ghiandola". - Referto PET con colina: " Diffuso accumulo del radiofarmaco a carico della prostata( SUV max 10.2 al lobo dx in fase precoce, 6.8 in fase tardiva). Tale referto, alla luce delle caratteristiche di uptake del tracciante, appare riferibile a patologia flogistica cronica, piuttosto che eteroplastica. La ghiandola prostatica appare aumentata di volume alla CT di correzione, con impronta sul fondo vescicale. Limitatamente al potere risolutivo della metodica ( circa 5 mm) non si documentano altre aree di alterata distribuzione del tracciante nelle restanti regioni corporee esaminate".

In base a questi referti, cosa dovrei fare? Attualmente sono costretto ad urinare spesso ed ultimamente ho avuto anche un problema di ritenzione urinaria acuta. Il mio urologo sostiene che dovrei sottopormi ad una resezione della prostata e che l'aumento del PSA è dovuto all'iperplasia prostatica. Alla luce di tutto quanto vorrei un vostro parere in merito. Nel ringraziare per la risposta porgo distinti saluti.
Risposta del medico
Specialista in Urologia
Diremmo che forse sarebbe stato il caso di arrendersi anche prima all'evidenza che nella sua prostata non si evidenzia nulla di evolutivo e che il PSA è così generosamente rappresentato solo a causa dell'ingrossamento adenomatoso, con verosimile sovrapposizione infiammatoria. Si tratta di casi non frequenti, ma qualsiasi specialista ne incontra alcuni nel corso della sua attività. Purtroppo il PSA è un pessimo marcatore tumorale e casi come il suo ne sono la riprova, ma al momento non vi è aora una valida alternativa disponibile. Senz'altro nel suo caso vi sono indubbiamente indicazioni all'intervento disostruttivo, eseguito con qualsiasi tecnica (laser, resezione, eccetera).
Risposto il: 16 Agosto 2016