Cara Signora, le ritrascrivo un buon articolo che ho trovato in letteratura. Penso sia più esaustivo di quanto possa essere io. Per quanto riguarda i centri, teoricamente in Italia sono tutti ad alto livello. Il più bravo neurochirurgo che io conosca su questo tipo di problematiche è il Prof Delfino, di Roma (dove io vivo), però non credo che a Milano si faccia fatica a trovare bravi specialisti nel settore.
"Lo pseudotumor cerebri o ipertensione endocranica idiopatica (nota: o primaria) (I IH) è una condizione caratterizzata da un’elevata pressione intracranica non associata a segni clinici, di laboratorio o radiografici d’infezione, anomalie vascolari, neoformazioni occupanti spazio o idrocefalo.
Ricordiamo che si conoscono due forme di I IH:
– con papilledema (nota: un aspetto che si valuta con l'analisi del fondo dell'occhio)
– senza papilledema
L’I IH con papilledema si riscontra prevalentemente in donne obese in età fertile. La prevalenza è 1/100.000/anno nella popolazione generale e circa 20 volte maggiore nelle donne obese tra 20 e 44 anni. A questo proposito va detto che restano aperti alcuni quesiti in quanto l’obesità è molto frequente mentre l’I IH è rara e inoltre l’obesità interessa maschi e femmine, mentre l’I IH è molto più comune nel sesso femminile. Il rapporto maschi:femmine puberi è, infatti, di 8:1.
Studi recenti hanno anche dimostrato che l’ipertensione intracranica senza papilledema (I IHWOP) è presente in circa il 5-14% dei pazienti affetti da cefalea cronica quotidiana.
L’esatto meccanismo patogenetico dell’ipertensione endocranica è ancora sconosciuto. Si pensa che più fattori patogenetici, tra loro a volte associati, possano essere in causa.
Tra questi ricordiamo:
? l’aumento della produzione del liquor;
? la riduzione dell’assorbimento del liquor;
? l’aumento della pressione venosa intracranica;
? l’aumento dei liquidi interstiziali cerebrali (edema).
Molti studi negli ultimi anni, utilizzando la venografia con manometria e la risonanza magnetica venosa (RMV), hanno messo in evidenza che in pazienti con I IH è presente molto frequentemente un’ostruzione del flusso nei seni venosi trasversi con aumento della pressione venosa a monte della stenosi. Viene, quindi, suggerito un ruolo della stenosi
dei seni trasversi (SST) nella patogenesi della I IH.
Sulla base dei dati più recenti è possibile affermare che:?
- la SST è associata a I IH in oltre l’80% dei casi e determina ipertensione endocranica mediante aumento della pressione venosa che, a sua volta, ostacola il riassorbimento del
liquor;
- la SST non è influenzata dalla pressione del liquor. Persiste, infatti, in molti
soggetti con pressione del liquor normale dopo terapia;
- la SST, tuttavia, non è sufficiente da sola a indurre ipertensione endocranica. Altri fattori (pressione venosa centrale, volume liquorale) rivestono un ruolo rilevante.
Non esiste ancora oggi una terapia “evidence-based (nota: basata sull'evidenza statistica)”, non essendo disponibili studi randomizzati in doppio cieco (nota: il modo di valutare statisticamente l'efficacia di una terapia). Il trattamento si avvale di diversi presidi:
?- sottrazione di liquor mediante puntura lombare, che, pertanto, è diagnostica e
terapeutica;
- raramente necessarie sono le punture lombari seriate;
- terapia farmacologia: acetazolamide,furosemide, corticosteroidi;
?- misure dietetiche per il controllo del peso;
?- interventi chirurgici di decompressione del nervo ottico con tecniche di fenestrazione o derivazione ventricolo-peritoneale in caso di papilledema severo, soprattutto in pazienti non responsivi o intolleranti ai farmaci".
Come vede, è un argomento complesso, per cui si capisce il perchè possano esserci diverse "scuole di pensiero". Però nessuno propone cose bislacche. Il problema come al solito sta nel rapporto rischi/benefici di tutte le terapie proposte.
Saluti