L'evento che le è capitato non la distolga dal continuare la professione medica. I rischi di contagio per tale modalità sono molto limitati, ma la regola che è da seguire per un medico giovane come lei che tutte queste condizioni sono a rischio anche se generico e bisogna attuare tutte le cautele possibili indipendentente dalla conoscenza del paziente.
Nel caso in oggetto dopo tre o quattro settimane
esegua un test anti HCV e anti HIV (per l'HBV penso che lei sia già vaccinata); contestualmente il soggetto donatore, se acconsente, potrebbe eseguire, anche subito, gli stessi test, al fine di tranquillizzarla.
Cordialità.