Buongiorno. circa tre mesi fa mi è stata diagnosticata una RCU di grado moderato-severo in fase attiva che interessava il retto, il sigma e il colon sinistro. La colonscopia mi ha indotto una naturale remissione della malattia, con scomparsa quasi totale dei sintomi. Il gastroenterologo mi ha comunque prescritto una cura di due mesi con una compressa al giorno del cortisone da 9mg e tre compresse al giorno di antinfiammatorio con mesalazina. Poco dopo l'inizio della terapia, quei pochi sintomi saltuari che avevo dopo aver fatto la colonscopia sono totalmente scomparsi, e mi sono dimenticata della malattia. Da due o tre giorni però le mie evacuazioni sono diventate tre anzichè una o due come erano prima; ieri ho avuto tre scariche: le prime due diarroiche, nella seconda della quale ho riscontrato la presenza di un po' di sangue sulla carta igienica. La terza invece è stata inizialmente diarroica seguita però da pezzi formati di difficile espulsione. Anche stamattina sono dovuta correre in bagno, e l'iter è stato lo stesso di ieri: feci liquide seguite da feci formate di difficile espulsione. Ho riscontrato la presenza di tracce di sangue sulla carta igienica e sulle pareti del water, però non rosso vivo, bensì rosato, come se fosse "diluito". Soffro anche di congestione emorroidaria modesta. Ho il terrore che la malattia si sia riacutizzata, e so che in caso fosse così sarebbe un bel problema, visto che sono in cura sia con mesalazina sia con il cortisone. Quale potrebbe essere, in caso la malattia si fosse davvero riaccesa, la procedura da seguire? Dovrei cambiare cortisone e magari prendere una dose più alta? Ringrazio cordialmente.
Se Lei pensa che la colonscopia in se stessa abbia indotto una remissione della malattia é fuori strada. Più che una riacutizzazione della RCU sembrerebbe che la malattia in realtà non si sia mai del tutto spenta ( nel qual caso occorre una terapia più energica). Occorre valutare, con opportuni esami di laboratorio, se vi sia uno stato infiammatorio in atto.