Buongiorno , sono mamma di una ragazza ed un ragazzo più piccolo che ha 13 anni e da quando è nato soffre di continue recidive bronchiali che speravamo si risolvessero con la crescita , infatti pensavamo che essendo nato con la laringomalacia questo continuo ammalarsi dipendesse da essa e che poi si sarebbe risolto con l'accrescimento . Purtroppo ad oggi , nonostante le svariate visite mediche ed anche cure di aerosol, cicli di antibiotici, cortisoni, immunostimolanti, vaccini , sciroppi vari, vitamine ecc ecc vediamo che nostro figlio sta sempre nel medesimo stato, anzi crescendo sembra ammalarsi più frequentemente e un minimo sforzo gli causa affaticamento , sudori freddi e poi continue mucositi. Praticamente deve stare continuamente sotto farmaci e non può svolgere attività sportiva o quello che fanno i suoi coetanei perché si ammala troppo spesso. Per favore potete aiutarci nell'indicarci a chi potremmo rivolgersi per avere una diagnosi precisa e cercare di risolvere il suo problema? Concludo aggiungendo che mio figlio non è un soggetto allergico e che è nato in ipossia infatti ha riportato un ritardo motorio quasi completamente rivoltosi ed un ritardo del linguaggio con afonia tutt' oggi esistente. Scusate il messaggio lungo e grazie per la disponibilità
Gentile Signora, poichè immagino abbia già sottoposto il bambino alle indagini e alle cure del caso, le suggerirei di considerare anche un aspetto che spesso può sfuggire, cioé la presenza di uno schema respiratorio abituale di tipo orale. Lo schema respiratorio che abitualmente si impiega può essere di tipo orale o nasale. Il più corretto a riposo prevede l’impiego della via nasale. La presenza di uno schema respiratorio orale può avere riflessi significativi anche sull’ insorgenza non solo della Tosse, ma anche sulla maggior tendenza ad ammalarsi delle vie respiratorie. Infatti, in presenza di uno schema di Respirazione Orale Primaria una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e investe, non preriscaldata e umidificata nelle fosse nasali e nei seni paranasali, la mucosa faringea. Oltre a favorire l’irritazione di quest’ultima con meccanismo fisico, la mancata filtrazione nasale favorisce l’introduzione di agenti patogeni e allergeni di vario tipo, anche perché il transito orale aggira il filtro costituito dalle difese presenti nelle mucose rinosinusali. In questi casi il paziente durante il giorno sta abitualmente con la bocca semiaperta (anche di poco) , e di notte tende più facilmente a russare, e più facilmente ricade in patologie respiratorie. La malocclusione dentale e la malposizione mandibolare sono spesso alla base dell’instaurarsi di uno schema respiratorio orale. Lo schema respiratorio non costituisce una caratteristica fissa di un soggetto, ma può variare anche spontaneamente nell’arco della giornata e delle sue condizioni psicofisiche, e, sopratutto, costituisce un parametro fisiopatologico modificabile con adeguato trattamento. Il ripristino di uno schema respiratorio nasale, ottenibile con l’applicazione di dispositivi endoorali di tipo ortodontico, comporta una ricaduta respiratoria positiva a vari livelli, compresa la bronchite cronica e ricorrente. Inoltre la profilassi attuata con il ripristino delle difese respiratorie che le vie aeree nasali assicurano non può che riverberare positivamente sulla salute respiratoria generale. Per tutto ciò le consiglierei di consultare anche un dentista esperto in problemi respiratori . Le suggerirei di dare un'occhiata, al mio sito internet (trova il link nel mio profilo o digitando il mio cognome e nome su Google) alla pagina “Patologie trattate-Patologie respiratorie” , nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.