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Esperto Risponde

Referto ECG: scarsa progressione onda r in V2-V3

Buonasera Dottori, ho eseguito visita cardiologica con ecg per una sintomatologia che mi preoccupava: da settimane palpitazioni frequenti con a volte uno sfarfallio prolungato di qualche secondo nel petto associato a sensazione di mancamento (non sono mai svenuta in vita mia e nemmeno in queste occasioni comunque). Devo premettere di aver subito un mese e mezzo fa un intervento di raschiamento per un aborto apontaneo alla decima settimana. Quindi avevo eseguito tutti gli esami del sangue utili, tiroide, omocisteina, valori della coagulazione, etc, tutti nella norma. All'esame obiettivo non è stato rilevato nulla di anomalo ed anche all'ecg la cardiologa mi ha detto di non aver rilevato nulla, ma mi ha consigliato ecocardiogramma per maggiore tranquillità anche se lei attribuiva il tutto ad un fattore ansioso.
Rileggendo il referto dell'ecg basale però trovo la dicitura "scarsa progressione onda r v2 v3" e "basso voltaggio periferico". Il basso voltaggio periferico me lo aveva spiegato lei docendomi che avevo un torace moto stretto compatibile con il reperto e per il resto aveva sottolineato di non preoccuparmi perché se ci fosse stato motivo me lo avrebbe ben chiarito. Eppure quella scarsa progressione mi mette pensiero. Ho già prenotato ecocardiogramma, ma esiste un effettivo motivo di preoccupazione? Sono una donna di 38 anni, non fumatrice (mai fumato) e con una storia familiare di ipertensione e fibrillazione attuale in età avanzata. Al momento la mia pressione è tendente al basso (70-100). Ecg Holter risale al 2012 senza nessun tipo di alterazione rilevata (3 BeV nelle 24 ore). Grazie mille. Saluti.
Risposta del medico
Prof. Luigi Iorio
Prof. Luigi Iorio
Specialista in Cardiologia e Medicina interna
La non progressione dell'onda r nelle precordiali V2-V3 non la deve preoccupare oltremodo. Il consiglio datele dal cardiologo è condivisibile, cioè di praticare l'ecocardiogramma. Aggiungerei un esame con Holter cardiologico per studiare il ritmo cardiaco nelle 24 ore . prof Luigi Iorio
Risposto il: 30 Giugno 2016