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Esperto Risponde

relazione medico paziente

Egr. Dott. Giovanni Delogu,ho letto la storia della moglie ucraina. Ha ragione quando consiglia al marito di andare da un solo specialista. Quello che deduco io da semplice lettrice è che, non si cura una malattia psichiatrica imbottendo il paziente di farmaci, ma andando all'origine di tali manifestazioni, ascoltando la paziente sui problemi che ha ecc. ecc. aggiungendo qualche farmaco, per aiutarla a superare il momento di sofferenza. I farmaci da soli, non risolvono nulla.Ho avuto anch'io problemi di claustrofobia e lo psichiatra consultato, mi imbottiva di farmaci da prendere tutti i giorni, anche quando stavo benissimo. Conclusione: sonnolenza, perdita di interesse e fame. Ho mollato tutto, mi sono letta dei libri in proposito e sto molto meglio.La ringrazio e le auguro una buona giornata Nelly p.s. l'anziano oggi è dopo i 75 anni e non dai 65 in poi
Risposta del medico
Specialista in Psicoterapia
Gentile signora, ho trovato tra la mia posta il suo messaggio e mi permetto una breve riflessione. Credo sia fondamentale l'accoglienza e l'accettazione incondizionata del paziente che consulta il medico o lo psicologo. Sarebbe anche opportuno dedicare il tempo necessario per l'ascolto attento del caso e la valutazione del "funzionamento" della persona, prima di prescrivere eventuali cure. Molto spesso, per ragioni di tempo a disposizione rispetto alla numerosità dei pazienti/utenti in sala di attesa, si procede più speditamente. Di frequente, a svantaggio della soddisfazione dei pazienti e la nostra. Tuttavia, vorrei sconsigliare l'auto-diagnosi e l'auto-terapia, soprattutto perché viene a mancare la necessaria presa di distanza e la indispensabile formazione ed esperienza professionale per valutare adeguatamente uno stato di salute.
Risposto il: 13 Dicembre 2011