IPERTENSIONE ARTERIOSA, RETINOPATIA IPERTENSIVA, DIABETE MELLITO TIPO 2, VASCULOPATIA ATEROSCLEROTICA, MICROLITIASI RENALE BILATERALE, SPONDILOARTROSI CON DISCOPATIE MULTIPLE E PROTUSIONE L4-L5 E L5-S1, DISTURBO POST TRAUMATICO DA STRESS. GENNAIO 2005: CORONAROGRAFIA + ANGIOPLASTICA. Conclusioni: malattia aterosclerotica ostruttiva di un vaso coronarico. Efficace
Angioplastica della coronaria destra con impianto di stent. Efficace angioplastica del ramo Cx con impianto di due stent. Controlli sul sangue (glicemia
Colesterolo e trigliceridi) e al cuore (n° 4 ECG al cicloerg.). OTTOBRE 2005: ultimo ECG da sforzo = frequenti BEV all'acme in coppie e triplette. per cui TOMOSCINTIGRAFIA MIOCARDICA DI PERFUSIONE DOPO SFORZO E A RIPOSO: L'esame tomoscintigrafico eseguito in fase precoce all'acme dello sforzo prodotto ha messo in evidenza : difetto di captazione in sede inferiore. Mentre in fase tardiva, a riposo, ha messo in evidenza: solo parziale incremento distributivo del radiocomposto a livello dei segmenti descritti. CONCLUSIONI: quadro scintigrafico compatibile con deficit perfusivo miocardico in sede inferior che solo in parte riperfonde. La cura é: PLAVIX 75 mg compresse antiaggregante piastrinico, CONDIUREN compresse antipertensivo + diuretico, TIMOPTOL 0,5% gocce beta-bloccante per ipertensione oculare, ESKIM 1000 mg capsule molli ipolipemizzante (trigliceridi e colesterolo), CARDIOASPIRIN 100 mg compresse antitrombotico , LERCADIP 10 mg compresse antipertensivo - calcio-antagonista, TOTALIP 10 (atorvastatina) compresse colesterolo e
Trigliceridi. a ciò mi è stato aggiunto SOTALEX 80 mg (a causa della scintigr). la domanda è: DOVRO' RIPETERE LA CORONOROGRAFIA DOPO SOLI 10 MESI? PERCHE'?
Codice domanda:GG/1L41593
L’esito della scintigrafia fa pensare che si possa essere determinata una “restenosi” su una delle due coronarie sottoposte ad angioplastica. È una cosa possibile, anche con l’impianto di stent, ed in effetti vale la pena andare a vedere – con la coronarografia – se è realmente così, prima che l’eventuale ostruzione si aggravi e causi una angina instabile o un infarto. Tenga conto che la sua situazione globale di “rischio cardiovascolare” è piuttosto impegnativa, data la coesistenza di vari “fattori di rischio” (ipertensione, diabete, dislipidemia, arteriopatia periferica).
Pubblicata martedì 11 ottobre 2005.
Salve, sono GG/1L41593.
Ho un quesito da porle, anche se la consolazione della risposta sarà magra. Se gli stent che mi hanno applicato nel mese di GENNAIO 2005 fossero stati "medicati", si poteva evitare la "restenosi" ? Grazie.