Gentili medici, durante una procedura mi sono ferito con uno strumento tagliente poco prima utilizzato sulle vie biliari di un paziente. Premetto che indossavo i guanti, perciò il taglio è stato abbastanza superficiale. Ho fatto regolare segnalazione dell'accaduto e, al controllo sierologico, il paziente 75enne è risultato negativo a hbv, hcv e hiv.
Vorrei sapere se è elevata la possibilità che costui si trovasse in un eventuale periodo finestra e, di conseguenza, se ho corso comunque rischi concreti. Il paziente era ricoverato già da un mese e aveva transaminasi perfettamente nella norma (aveva solo un'alterazione degli indici di colestasi a causa della patologia che aveva comportato la necessità della procedura). Il fatto di dover aspettare 6 mesi per concludere il follow up e archiviare la faccenda mi mette non poca ansia, perciò vorrei sapere orientativamente quanta preoccupazione avere nel corso di questi mesi. Grazie mille per l'attenzione
La negatività degli esami virologici del "donatore", nonché l'età dello stesso, dovrebbero tranquillizzarla relativamente al rischio professionale nel quale lei è incorso. Pur tuttavia, se sono già trascorse due settimane dall'evento, per quanto concerne l'HIV (che ritengo sia quello che le dà maggiori preoccupazioni) può eseguire un test di viremia qualitativa (HIV RNA qualitativo) o un test Western blot per HIV.