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Esperto Risponde

Rivolgersi ad un esperto elettrofisiologo

Salve, sono una ragazza di 24 anni. E' circa dall'età di 15 anni che "combatto" con una Tachicardia Parossistica Sopra Ventricolare che mi da non pochi problemi. Vi riporto i dati degli esami e delle ablazioni che ho fatto:
- 20/09/97 ricovero per episodio sincopale secondario a riferita tachicardia.
Esame holter: ritmo sinusale costante con variazioni fisiologiche della frequenza; marcata aritmia sinusale fasica, fisiologica, specie durante il sonno notturno; non aritmie ipo o ipercinetiche, nessuna sintomatologia segnalata sul diario.
- pronto soccorso per tachicardia, elettrocardiogramma e scoperta tachicardia.
- 24/05/2000 (18 anni) in seguito al pronto soccorso eseguito studio elettrofisiologico transesofageo :
ECG DI BASE: RS 116/min Pr=138 ms – QRS= 88 ms – QTc=389 ms Morfologia normale.
Soglia di stimolazione: ampiezza = 19mA; durata = 10 msec
Massaggio del seno carotideo sn. E dx: risposta fisiologica
Refrattarietà anterograda NAV: 210
Punto Wenckebach: 300 msec (200 bpm)
INDUZIONE TACHICARDIA : SI
Con extrastimolo singolo con intervallo di 230 msec su drive di 500 msec si osserva il brusco allungamento dell’intervallo stimolo-R e l’innesco di tachicardia con QRS stratto con ciclo di 280 msec (214 bpm)
Criteri di inducibilità: extrastimolo singolo su drive di 500 msec
Finestra di induzione: 500-230 / 500-220
Intervallo V-A durante tachicardia: 55 msec
Modalità di interruzione: burst di 10 impulsi con ciclo di 200 msec. Manovre vagali inefficaci.
INDUZIONE DI FIBRILLAZIONE ATRIALE : NO
Non è possibile indurre fibrillazione atriale neppure con protocollo di stimolazione aggressivo.
STUDIO ELETTROFARMACOLOGICO
Durante tachicardia stabile da 15 minuti si somministrano 2mg/kg ev di propafenone. A metà dose si osserva l’interruzione dell’aritmia per blocco lungo della via retrograda. Dopo il completamento della dose non è più possibile indurre la tachicardia, neppure con protocollo aggressivo. Refrattarietà del noto AV= 260 msec.
CONCLUSIONI Tachicardia da rientro nodale tipo slow-fast. Effetto protettivo del propafenone.

Terapia farmacologia : Corgard ½ cpr/die

02/10/00 effettuato Studio elettorofisiologico endocavitario, che ha documentato la presenza di doppia via nodale, con induzione di tachicardia da rientro nel NAV sostenuta con doppio extrastimolo. Durante la procedura è stata effettuata ablazione mediante RF della via lenta. Non inducibili aritmie sopraventricolari dopo RF anche con Isoproterenolo.
Il successivo decorso è stato regolare e privo di complicanze.

TPSV recidiva dopo circa 1 mese dall’ablazione.

Terapia farmacologia : betabloccante

09/07/02 Analisi del sangue per episodio di trombosi in famiglia.
Valori alterati:
- Eosinofili 6.1 (0.50 – 5.00)
- Mutazione 5,10 – MTHFR T 677 presente allo stato eterozigote
- Protrombina anomala presente allo stato eterozigote
- Proteina C 165 (60 – 140)
- Lupus anticoagulante 43.3 (30.0 – 43.00)

14/05/2003 sottoposta a SEF ed ablazione di via lenta mediante RF avvenuta con successo.

TPSV recidiva dopo circa 1 mese dall’ablazione.

03/02/2006 Asportazione mediante catetere di lesione o tessuto del cuore.
Diagnosi “Recidiva di tachicardia reciprocante nodale trattata con ablazione della via lenta mediante RF”
Sottoposta a SEF ed ablazione di via lenta mediante RF avvenuta con successo.

17/04/2006 TPSV recidiva dopo circa 2 mesi dall’ablazione.

28/04/2006 HOLTER DINAMICO
L’esame nelle 24 h non ha mostrato aritmie.
Assenza di alterazioni significative della fase di ripolarizzazione ventricolare.

09/03/2006 HOLTER DINAMICO
Ritmo sinusale fon FR media di 86/min e normale variabilità dictemerale.
Un episodio di blocco atriventricolare di II grado a tipo Lucani Wenckebach con incremento minimo dell’intervallo Pr.
Il secondo battito dopo la pausa è una extrasistole atriale condotta con ritardo atrioventricolare (via lenta? Alternanza ciclo lungo ciclo breve?)
Assenza di aritmia ventricolare
Assenza di alterazioni della riplarizzazione ventricolare.

05/06/2006 HOLTER DINAMICO
Ritmo sinusale con FR media di 80/min e normale variabilità nictemerale.
Normale conduzione atrioventricolare. Blocco incompleta della branca destra.
1 BESV
Assenza di aritmia ventricolare
Assenza di alterazione della ripolarizzazione ventricolare.

Dopo l'ultimo tentativo di ablazione i medici mi hanno detto, in seguito al ritorno della TPSV, che al momento è meglio non ripetere l'ablazione poichè rischierei il pace maker, e per ora è meglio evitarlo. Sto seguendo una terapia faramcologica con l'Almarytm 100mg ½ cpr 3 volte al giorno. Avevo iniziato con 1/2 cpr 2 volte al giorno, ma i fastidi aumentavano così come la dose... Ora ho di nuovo fastidi ma sinceramente ho deciso di cambiare dottore o centro (Roma e dintorni), non per sfiducia ma soltanto perchè vorrei sapere se è possibile agire in qualche altro modo invece di imbottirmi in crescendo con i farmaci... Potete cortesemente darmi qualche indicazione in merito? Arrivati a questo punto l'impianto di un pace maker è alle porte per me? Grazie mille per il Vostro preziosissimo aiuto. Valentina
Risposta del medico
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Purtroppo il mio consiglio non le sarà preziosissimo perché non sono un esperto aritmologo (e, vista la dettagliata descrizione di tutto ciò a cui è andata incontro, credo che il parere di un vero esperto sia necessario). Credo che sentire un altro Centro non sia nel suo caso inutile, anche per una semplice tranquillità personale. Richiederò di girare, se possibile, la sua domanda ad un esperto elettrofisiologo.
Risposto il: 06 Marzo 2007