Il trattamento beta-bloccante contribuisce a ridurre l’ipertrofia del ventricolo sin. oltre che la pressione arteriosa. E’ opportuno comunque controllare periodicamente (ogni 1-2 anni) gli spessori di parete con l’ecografia, continuando la terapia consigliata. Una frequenza di 80 battiti al minuto non è da considerare tachicardia. Comunque l’assunzione di ormoni tiroidei (assolutamente necessaria nel Suo caso), potrebbe occasionalmente determinare aumenti di frequenza. La sospensione della terapia non sembra essere proponibile allo stato attuale delle cose. Per il futuro, andrà valutata in base all’andamento delle due patologie (tiroidite e ipertensione).