Salve…In merito alla situazione che riguarda mio padre vorrei chiedere un piccolo consiglio.Al momento ha nefrostomia posizionata da circa 1 mese, il rene destro come più volte anticipato non produce urina, quantitativamente 1 bicchiere da caffè al di,confermato anche risulta dalla scintigrafia renale:“La fase angioscintografica mostra una considerevole riduzione della perfusione del rene destro. La scinitgrafia renale sequenziale mostra che i reni sono in sede, di forma regolare, il sinistro di dimensioni regolari, il destro più piccolo.La filtrazione del tracciante avviene a destar con ritmi ed intensità talmente ridotti da essere quasi non differenziabile dall'attività di fondo.In fase parenchimale la captazione è omogenea a sinistra, non valutabile a destra.In fase di deflusso delle urine radiomarcate non si apprezzano dilatazioni delle vie escretrici di sinistra, mentre a destra le vie escretrici non sono visualizzabili.Il radionefrogramma di sinistra è morfologicamente nella norma. Il tracciato di destra ha un andamento piatto, da rene funzionalmente compromesso.Alterati a destra i tempi di picco e di dimezzamento.Il valore del filtrato glomerulare totale (32 ml/min, ripartito per l'86% a destra e per il 14% a sinistra) è inferiore ai limiti minimi della norma".Il medico che lo ha in cura ha optato per far chiudere la nefrostomia per circa 3 giorni. Vorrei capire nel caso in cui questa urina resti “bloccata” in sede renale, comporterà una dilatazione e quindi un ovvia infezione del rene con una nefrectomia futura quasi certa?AL momento sembra che non sia possibile procedere con stent ureterale poiché il tratto stenotico sembra essere nel tratto finale dell’uretere ma di media lunghezza.Non converrebbe posizionare comunque stent se possibile, per evitare la dilatazione del rene?Si sta seguendo procedura corretta o esiste valida alternativa?Ringraziando anticipatamente,porgo Distinti Saluti.L.
Gentile Signore,
da quello che mi scrive sembrerebbe che il Suo RENE DX sia funzionalmente escluso.
Direi di eseguire pertanto una visita nefrologica ed urologica.
Distinti saluti.
Dott.Famiano Meneschincheri