Le complicanze della procedura trancatetere del forame ovale pervio sono piuttosto rare, nell’ordine dell’1-3% quelle “gravi”, tra le quali rientra quella disua moglie. La necessità di un regime anticoagulante/antiaggregante può favorire fenomeni emorragici, anche a livello del pericardio, così come traumatismi involontari durante la procedura del cateterismo stesso. Importante dire che quasi sempre tali complicanze si verificano indipendentemente dalla capacità dell’operato, cioè sono purtroppo un rischio mai azzerabile quando si tratta di procedura invasive. Riguardo la variazione dei valori di emoglobina tra i due emocromi che lei mi ha riferito (1.6 g/dl) in linea teorica poteva suggerire almeno un terzo controllo diconferma, tanto che un certo indice di sospetto doveva essere sorto nei medici, tanto che avevano consigliato un successivo controllo, seppur non urgente. Tuttavia nella pratica quotidiana non è infrequente osservare variazioni dell’emoglobina di tale entità senza emorragie in atto, per vari fattori concomitanti che vanno dalla assunzione di liquidi (magari anche per endovena) , alla variabilità del dosaggio o talora della stessa macchina adoperata per la determinazione; è come sempre il senso clinico ed il contesto specifico che in questi casi aiuta nell’evitare possibili errori di valutazione.