Come conseguenza di un intervento cardochirurgico (come quello che ha subito sua nonna) che comporti l’apertura e l’esposizione del pericardio, del “sacco” cioè di rivestimento del cuore, si può verificare nei tempi immediatamente successivi all’intervento, una infiammazione che comporta la formazione di liquido in misura variabile. Può essere necessaria la rimozione di tale versamento che solitamente risente in modo efficace della terapia con corticosteroidi (=cortisone). Nel caso di sua nonna evidentemente il processo risulta più resistente di quanto non sia comune e richiede interventi più prolungati ed aggressivi. Solitamente tali condizioni hanno una evoluzione benigna, anche se possono richiedere tempi prolungati. Si tratta ancora di una evoluzione non eccezionale del normale decorso postoperatorio con complicanze.