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Esperto Risponde

Salve, sono un uomo di 37 anni, sposato con un

Salve, sono un uomo di 37 anni, sposato con un figlio di 4 anni. Il mio disturbo sono le aritmie. Ho queste aritmie spesso dopo i pasti o la sera in posizione sdraiata nel letto prima di addormentarmi. Quando avverto queste aritmie sento come un "glogioramento" (scusate il termine, ma no ne trovo un altro adatto a descrivere meglio la situazione !!!) allo stomaco o all'intestino, insomma come una "bolla d'aria" che si muove e mi provoca queste aritmie. Devo precisare che poco tempo fa, a causa di continui disturbi digestivi, il mio medico mi ha fatto fare una gastroscopia, nella quale mi è stata diagnosticata un'ernia iatale da scivolamento con esofagite da reflusso. Fra l'altro sono uno sportivo da sempre (nuoto) e proprio un mese fa ho fatto la consueta visita medico sportiva con relativo ECG normale e sotto sforzo (cicloergometro) con risultati assolutamente normali. Avevo già avuto qualche piccolo disturbo qualche anno fa e avevo fatto l'Holter, nel quale risultavano solo "pochissime aritmie sopraventricolari" (se non ricordo male......ma mi sembra che era proprio cosi), per le quali il mio cardiologo non aveva dato nessun peso (anche dopo aver fatto un Ecocardiogramma senza nessuna patologia riscontrata). A suo tempo il cardiologo mi prescrisse solo una decina di gocce al giorno di Lexotan. Vi chiedo se secondo voi devo fare ulteriori accertamenti, oppure no, e se posso continuare a fare sport (nuoto). Fra l'altro sotto sforzo non avverto nessun tipo di aritmia o di altri strani sintomi. Ultima cosa, sono un tipo abbastanza ansioso e in questo periodo forse, per problemi di lavoro, lo sono un po' di più, non so se può influire e se può essere utile in questo periodo assumere qualche ansiolitico. Grazie anticipatamente per la Vostra risposta.
Risposta del medico
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La sua situazione cardiologia mi sembra essere normale sulla base di quanto scrive. La aritmia può essere espressione sia della situazione di stress, sia del reflusso esofageo. Credo che sia opportuno che ne parli con il suo medico per valutare se sia più opportuno l’uso di blandi ansiolitici, come quello che lei cita, o un trattamento per il tratto digerente.
Risposto il: 07 Novembre 2006