Da quanto è noto si ritiene che l’epatite C non trovi nei rapporti sessuali (in genere) una modalità importante di trasmissione. Il rischio di trasmissione è estremamente basso anche per i rapporti anali. Lo sperma non ha una carica virale consistente né è da considerare a rischio il rapporto orale.
Non è il caso di preoccuparsi in relazione “all' iperecogenicità parenchimale del fegato come da quadro di statosi” né alla “presenza di formazione di tipo cistico (diametro 4 cm) nell' VIII segmento”. Si tratta di alterazioni benigne che non destano preoccupazione, ancor più in funzione del fatto che da analisi cliniche transaminasi GOT e transaminasi GPT riportano valori nella norma.