L’aumento del valore della bilirubinemia, prevalentemente a carico della quota indiretta 8° non coniugata), verosimilmente, nel suo caso, non è espressione di cattiva funzione epatica, ma è legato ad una condizione genetica, costituzionale, del tutto benigna, che prende il nome di sindrome di Gilbert. Tuttavia potrebbe anche essere collegata ad una condizione di eccessiva distruzione di globuli rossi, che solitame nte si manifesta mediante una anemia, cioè riduzione del valore di emoglobina, che è da verificare. Il fatto poi che presenta anche una riduzione del valore delle piastrine è da valutare attentamente. Sebbene possa essere spesso associato ad una malattia epatica cronica di grado avanzato, questo non sembra certo essere il suo caso. Comunque riteniamo indispensabile che si sottoponga a d un esame ecografico addominale e successivo consulto presso uno specialista ematologo. P.S.: l’attività sportiva della pallavolo non ha relazione alcuna con queste alterazioni se non per il fatto che, nella sindrome di Gilbert, uno stress fisico (partita agonistica) od un semidigiuno, può provocare un ulteriore innalzamento dei valori della bilirubinemia, senza che ciò, tuttavia, abbia alcuna conseguenza patologica.