Salve, volevo pormi il mio (o meglio i miei) quesiti: mia mamma (65 anni) circa 2 mesi fa ha evuto un episodio di evacuazione di feci miste a muco e sangue.. preoccupata si è rivolta al gastroenterologo da cui è in cura per un problema di epatite c da circa 20 anni, il quale le ha ordinato una colonscopia.. quest'ultima ha evidenziato la presenza di una vasta formazione vegetante a 30 cm dalla rima anale.. l'esame istologico successivo ha poi stabilito che si trattava di un adenocarcinoma a media differenziazione parzialmente infiltrante la mucosa intestinale.. Successivamente mia mamma è stata sottoposta a
TAC addome + pelvi con mdc il cui referto riporto di seguito:"L'esame T.C. dell'addome e delle pelvi, eseguito previa preparazione intestinale, prima e dopo perfusione di mdc. Ev mostra: non versamento libero nei recessi peritoneali declivi. Fegato di dimensioni non aumentate a densità omogenea senza visibilità di lesioni focali. Non dilatazione delle vie biliari intra ed extra-epatiche. Colecisti a pareti regolari alitiasica. Milza, pancreas e surreni nei limiti della norma. Reni in sede, nella norma la fase escretoria bilateralmente. Ispessimento a manicotto del sigma con disomogeneità del grasso periviscerale e con stenosi del lume. Si apprezzano inoltre raggi infiltrativi verso il fondo dell'utero. Assenza tumefazioni delle stazioni linfonodali addomino-pelviche." Alla luce di tale esame ci siamo rivolti ad un chirurgo che inizialmente aveva deciso di intervenire in laparoscopia per sezionare la parte di colon interessata... L'intervento però non è andato come pensava il chirurgo, dato che questi ha trovato delle linfoadenopatie che lo hanno costretto a convertire l'intervento in laparotomia.. Alla fine ci ha detto di aver tolto una massa (proprio cosi) di
Linfonodi che secondo lui erano stati infettati.. Intanto mia mamma si è ripresa egregiamente dall'intervento e ad oggi è come se non avesse subito niente ( è passato circa un mese)... L'same istologico sul pezzo operatorio arrivato qualche giorno fa è stato il seguente: "Macroscopia:
Resezione colonica di cm 58. All'apertura di reperta una lesione ulcero-vegetante a manicotto di cm 2,5 che dista 12 cm da uno dei margini di resezione. Dallo scarso grasso periviscerale di isolano 4 linfonodi. Disgnosi: Adenocarcinoma scarsamente differenziato infiltrante la parete fino al grasso periviscerale. I margini di resezione ed i linfonodi isolati sono liberi da neoplasia. Stadio patologico: pT3, G3, N0; B2 sec. Astler e Coller". L'oncologo della struttura dove mia mamma è stata operata ha detto che in via precauzionale sarebbe meglio fare una chemio con schema FUFA... e ha prenotato la prima seduta per il 3 maggio... Io però ho molti dubbi. In primis 4 linfonodi tolti non sono pochi per una malattia del genere? Ho letto che per stadiare un tumore del genere occorrerebbero almeno 12 linfonodi...Perchè non sono stati tolti altri?? E' strettamente necessaria la chemio?? Nella TAC si parlava di raggi infiltrativi verso l'utero.. possibile che ci possa essere qualcosa in quella sede (alla luce della TAC) non vista dal chirurgo.. Insomma vorrei capire se secondo voi alla luce di tutto questo a mia mamma è stato fatto fin ora ciò che andava fatto o è stato tralasciato qualcosa per superficialità.. Scusate ma sono un figlio molto ma molto preoccupato..
Vi ringrazio fin d'ora delle risposte