Gentile lettore,
corretto l’atteggiamento clinico del suo medico di famiglia; sicuramente poi l’uso dell’antiaggregante va tenuto in debita considerazione ma in presenza di una tale sintomo clinico va sempre chiesta una successiva analisi microscopica delle urine che documenti un numero di globuli rossi maggiore di tre per campo e poi iniziare a fare ulteriori indagini cliniche diagnostiche più complesse.
Un singolo episodio di ematuria macroscopica, anche se isolato ed unico, in un soggetto adulto rende comunque necessario il suo invio ad uno specialista urologo per una ulteriore e più approfondita valutazione ed ancora in presenza di ripetuti episodi di ematuria e in assenza di una possibile problematica clinica benigna dimostrata, va sempre presa in considerazione l’indicazione a sentire anche lo specialista urologo per programmare una valutazione endoscopica, quale una cistoscopia, ed esami di diagnostica d’immagine vari come ecografie ed eventualmente una TAC.
Anche in paziente, sottoposto a terapia antiaggregante o anticoagulante, un episodio di ematuria va comunque ben valutato e studiato; un’attenta valutazione clinica iniziale di un’ematuria deve essere fatta a prescindere dalla richiesta di esame citologico delle urine per ricerca di cellule tumorali o di altri marcatori tumorali.
Un cordiale saluto.