Il referto ci dice sostanzialmente due cose, una cattiva e una buona: la prima è che la diagnosi di SM è divenuta più probabile (va perfezionata con alcuni altri accertamenti, non basta la RM, ma di questo se ne dovrebbe occupare un neurologo che la segue), la seconda è che, per l'esperienza del neuroradiologo (le assicuro, molto maggiore della mia in questo campo), il tipo di evoluzione del quadro è da ritenersi poco progressivo e invalidante. Infatti, le SM sono divisibili in diverse varietà, proprio in base alla storia di malattia che tendono ad assumere; oggi, anche tramite il riconoscimento di alcune caratteristiche neuroradiologiche, si riesce a capire se la patologia assumerà un decorso più o meno "cattivo". L'ultima parte del referto la avvisa tuttavia che c'è bisogno di fare anche una RM del tratto cervico-dorsale del rachide e di eseguire controlli RM ravvicinati, proprio per accertarsi ulteriormente di questa "benignità"
Saluti