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Esperto Risponde

Secondo infarto

Salve.

Ho 47 anni. Nel 2013 ho avuto un infarto su IVA complicato da due arresti cardiaci. Infarto ripetfuso spontaneamente e poi risolto con angioplastica e stent. I valori degli enzimi erano perfetti durante l’episodio. Avevo ipercolesterolemia e trigliceridi alti che potevano giustificare l’evento. Sono stato posto sotto cura con cardioaspirina, seloken, triatec e torvast. I valori del sangue da allora sono sempre risultati nella norma. È vero che dal 2013 ad oggi ho messo 5-6 kg ma non sono in eccessivo sovrappeso (84 kg). Nel 2017 ho effettuato una coronarografia x uno strano affanno che avevo durante la corsa con 160 battiti già dopo pochi minuti. È risultata una lieve occlusione non trattabile ma che non poteva dare quella sintomatologia. Qualche giorno fa ho ripetuto le analisi nuovamente perfette.

La sera seguente ho avuto un forte dolore al petto e in ospedale nuovamente gli enzimi erano perfetti e l’elettrocardiogramma perfetto. Dopo un’ora ho avuto un altro arresto cardiaco e l’infarto è stato nuovamente ripetfuso spontaneamente. Altro stent su IVA discendente. Premetto di non fare una vita sedentaria e di aver ripreso a correre da oltre due anni. Volevo capire come è possibile intuire la causa perché in questo momento mi sento come se ogni momento potrebbe esssere quello giusto x averne un altro! Come faccio a capacitarmi di poter riprendere la mia vita sapendo di aver avuto un improvviso e imprevisto arresto cardiaco nonostante la prevenzione medica? Durante questo ultimo ricovero mi hanno trovato una aritmia del ventricolo destro e mi è stato chiesto più volte se faccio uso di cocaina!!!!

Ovviamente io non so neanche dove si compri e mi spaventa solo il pensiero di assumere stupefacenti!!! Sono ancora in UTIC monitorato e con extrasistole continue, molto sfiduciato. Vorrei solo capire causa e rimedio efficace nel tempo.

Risposta del medico
Dr. Guglielmo Actis Dato
Dr. Guglielmo Actis Dato
Specialista in Cardiochirurgia e Malattie dell'apparato cardiovascolare

In una situazione come la sua potrebbe trovare indicazioni l’impianto di un defibrillatore. Si consulti con un cardiologo che la segue attualmente

Risposto il: 23 Aprile 2018