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Esperto Risponde

Sembrerebbe una comune sindrome aderenziale

Buonasera Gent.mi Dottori,mi rivologo a Voi per chiedervi gentilmente un parere circa la situazione di salute di mia zia.Parliamo di una donna di 54 anni, operata in febbraio 2013 per un tumore all'utero.Segue breve cronistoria:- da aprile 2013 a giugno 2013: la zia è stata sottoposta a radioterapia e chemioterapia- da giugno 2013 a fine luglio 2013: periodo di buona salute, la zia inizia a mangiare e prendere peso- da agosto 2013: iniziano i primi problemi. La zia inizia ad avvertire leggeri dolori addominali (stomaco/intestino) in particolar modo dopo aver mangiato. Iniziano le prime scariche di diarrea.L'oncologo (ad agosto/settembre 2013) dopo aver effettuao tac e colonscopia afferma di aver riscontrato solo delle aderenze nell'intestino (forse causate dalla radioterapia) che possono ricondursi alla causa dei dolori.Via a via i dolori iniziano però a diventare sempre più frequenti (e cusì pure gli attacchi di diarrea)e per tale motivo la zia inizia a mangiare sempre meno.A inizio novembre 2013 decidiamo di portarla all'ospedale e vista la situazione i medici decidono di ricoverarla.Durante il ricovero, dopo un paio di giorni di flebo, la diarrea si arresta così pure i dolori e alla ziatorna l'appetito tant'è che inizia a mangiare e la flebo dell'alimentazione viene tolta.Dopo circa tre giorni trascorsi bene insorgono casi sporadici (una volta al giorno) di vomito di succhi gastrici. I medici effettuano gastroscopia, raggi dell'addome con contrasto e una nuova tac.Risultato: si evidenziano delle "sacche"/aderenze nell'intestino e nulla di più.Quello che i medici ipotizzano è che l'intestino (a causa delle terapie?) abbia smesso di funzionare in certi punti e questo provochi un accumulo di succhi gastrici nello stomaco che causano il vomito.I medici ammettono di non aver mai trattato un caso simile e quindi che l'unica strada da percorrere consista ora nell'operare per capire meglio cosa stia succedendo.Ora mi permetto di chiedervi: cosa ne pensate? è ipotizzabile tutto ciò si possa ricondurrealle terapie? prima di operare non si potrebbe effettuare un altro tentativo di visita e/o cura?Grazie infiniteMauro
Risposta del medico
Dr. Piero Gaglia
Dr. Piero Gaglia
Specialista in Chirurgia generale e Oncologia

 Egr. sig. 

Dalla Sua descrizione sembrerebbe una sindrome aderenziale, abbastanza frequente dopo un intervento chirurgico seguito da radioterapia. L'unico trattamento e' chirurgico.

Certo che se conoscessi il tipo di tumore, la sua estensione, il tipo di intervento .... potrei dare un'opinione piu' precisa.

Quello che trovo invece "strano" e' l'affermazione dei medici di "non aver trattato mai un caso simile". E' sicuro di aver capito bene? Se si' cerchi per Sua zia un chirurgo con la dovuta esperienza.

Cordialmente

dott. Piero Gaglia

Risposto il: 13 Novembre 2013