Gentile signora,
comprendo molto bene il disagio che un genitore può provare nei confronti di comportamenti da parte dei figli che non sempre riesce a comprendere. E' capitato anche a me e credo sia un cruccio abbastanza diffuso nei genitori.
Cosa fare di fronte a queste difficoltà? Innanzitutto legittimare il comportamento di suo figlio. Che non è "strano" e - sono convinto - non vuole nemmeno mortificare gli investimenti che finora avete fatto per farlo crescere nel miglior modo possibile.
Il ragazzo attualmente sta affrontando tutta una serie di sollecitazioni (da parte della sua interiorità ma anche da parte dell'ambiente esterno) che lo mettono a confronto con una molteplicità di cambiamenti: alcuni in atto, altri che avverranno grazie alla sua capacità di far fronte alle nuove esigenze della sua vita e anche grazie all'aiuto che i genitori sapranno dare.
Secondo me, in questo momento è opportuno rispettare la esigenza di privacy di vostro figlio ed evitare di essere troppo intrusivi e curiosi di sapere cosa fa o pensa; allo stesso tempo comunicare tutta la vostra fiducia proprio attraverso un comportamento di accettazione incondizionata di questo suo attuale comportamento. Che è tipico di questa età. Fare diversamente (quello che avete provato a fare) comporta una legittima reazione da parte sua - proprio come farebbe chiunque di noi adulti nel momento in cui qualcuno vuole infrangere la nostra privacy o vuole soddisfare la sua curiosità rispetto alla nostra vita privata: si scoccia, si innervosisce, si arrabbia e ... non si sente rispettato.
Un atteggiamento di maggiore attenzione a queste sue esigenze, migliorerebbe il clima familiare e allo stesso tempo permetterebbe a suo figlio di affrontare in legittima autonomia le sfide che la vita gli stanno proponendo in questo momento. Coraggio, non abbia paura.