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Esperto Risponde

sintomatologia di Insufficienza venosa cronica embricata con Lupus

Gentile Dott., Ho pensiero per mia mamma che ha 81 anni, premetto che, c'è ereditarietà per i problemi di varici e che negli anni 70 é stata operata alla safena, nel 1996 ha contratto una malattia autoimmune, la connettivite detta lupus ed é in cura. Nel 2010 ha avuto la tromboflebite che ha curato con punture di eparina e, le ulcere che, ha curato con un buon esito. Da settembre 2011 ha accusato gonfiore ad una gamba e un pò di dolore e, nuovamente le ulcere, il medico di famiglia, le ha prescritto le punture di eparina ma non vendendo risultati, il medico che la cura per il lupus, le ha prescritto l'ecodoppler ne é risultato che la troboflebite era scongiurata ma, comunque, il suo problema vascolare ha relazione con la sua malattia autoimmune, la connettivie. Quindi tolte le punture, di eparina, le hanno dato l'antibiotico per l'infiammazione ma, esce acqua dalle ferite e quindi il diuretico (Diuremid 1 compressa al mattino e 1 a pranzo qs fino a 2gg fa). Siamo a gennaio ed é da ottobre che va in ospedale inizialmente 1 volta la settimana inseguiito siamo passati a 2 volte la settimana per fare le medicazioni alle ulcere, le hanno, in qs gg cambiato il diuretico (Lasix 2 compresse a pranzo qs da 2gg), ha fatto l'esame per il diabete per fortuna negativo e ora le hanno prescritto l'elettrocardiogramma. Certo, le ferite le portano dolore e sappiamo che la prassi é lunga ma, non vediamo esito. Vorrei chiedere se é normale che abbia male alle gambe cioé, nel muscolo e in più ha bruciore penso, che sia dovuto alle ferite, le hanno anche detto che, finché non si sgonfia e non si asciuga le ferite non si rimarginano ma, il dolore che é frustrante passerà? quando non si vedono risultati tangibili vengono mille dubbi sarà la cura giusta? c'è qualcosa che non si fa? o qualcosa da cambiare? mi hanno parlato di vasculite. Sono in pena. Cordiali saluti Rosanna
Risposta del medico
Dr. Claudio Rosco
Dr. Claudio Rosco
Specialista in Anestesia e rianimazione
Caso molto complesso cara Signora, lei non mi specifica che tipo di problema venoso abbia la mamma; ciò è importante per comprendere quanto del problema ulcere sia da ascrivere all'insufficienza venosa e quanto ad una componente lupica. Se la componente venosa è prevalente, allora la terapia va impodstata sulla detersione e bonifica dell'ulcera e succesivamente sui bendaggi che consentano la correzione dell'emodinamica venosa insufficiente: a condizione che la situazione arteriosa lo consenta. sempre a sua disposizione.
Risposto il: 24 Gennaio 2012