Buongiorno, Sono un ragazzo di 24 anni. Per 10 circa, fino a 19 anni, ho praticato sport agonistico (pallavolo) a discreti livelli. Per 4 anni e mezzo poi sono andato in palestra (pesi), ma riducendo abbastanza la frequenza di attività fisica. Faccio da almeno 12 anni, tutti gli anni, una visita medico sportiva agonistica, con prova da sforzo, per tenermi controllato; sempre passate tutte senza problemi. Adesso da circa 7/8 mesi non vado più in palestra e sono abbastanza sedentario. Negli ultimi anni, sono diventato abbastanza ansioso e anche ipocondriaco, ogni volta che ho qualche sintomo, anche banale, penso sempre alle conclusioni peggiori. Nell'ultimo anno poi l'ansia si è accentuata più del solito, forse anche dovuta all'università. A volte mi capita di avere degli episodi di palpitazioni, di solito durano poco, al massimo 10/15 secondi, specialmente quando sono nervoso ma anche in condizioni normali; a volte mi capita di sentire una lieve sensazione sul petto, come di una leggera pressione, e la sensazione di non riuscire a riempire a fondo i polmoni (riesco a respirare normalmente però, non si tratta di dispnea); essendo ansioso, a volte ho paura che mi capiti un infarto, mi misuro spesso il battito al polso e a volte mi sembra leggermente irregolare; oppure lo misuro ed è per esempio 100, mi siedo, dopo 30 secondi lo misuro ed è 80. Quando lo misuro, spesso inspirando mi sembra che il cuore vada più veloce e espirando più lento.
L'anno scorso, dopo la prova da sforzo sulla cyclette, scendendo da questa ho avuto un lieve capogiro, come quando ci si alza velocemente (il medico non se ne è neanche accorto, non è stata una cosa evidente), ma ho imputato la cosa al mio scarso allenamento e al fatto che ho dovuto fare la prova da sforzo indossando la mascherina. Qualche settimana fa, a causa del caldo, sono stato poco bene, e ho riportato alcuni sintomi che ho descritto prima, come il fastidio al petto, la sensazione di non riempire al massimo i polmoni, ecc, accompagnati da un senso di debolezza. Da alcuni giorni sono terrorizzato dalla morte cardiaca improvvisa, visti gli articoli sui giornali sui giovani ragazzi morti in maniera improvvisa e inspiegabile, spesso atleti. Ho paura di avere un problema cardiaco, di qualsiasi tipo, come cardiopatie congenite, fibrillazione, ecc, che possano farmi morire da un momento all'altro. Ho anche paura di addormentarmi per timore di morire nel sonno.
Secondo voi questi sintomi sono riconducibili all'ansia? Le visite mediche che ho fatto in tutti questi anni possono tranquillizzarmi sulla salute del mio cuore? Dovrei fare alcuni esami per scoprire se ho delle cardiopatie congenite? Questa mia ansia può aumentare il rischio di patologie cardiache? Non riesco a pensare ad altro ultimamente. Grazie mille per il vostro aiuto
Gentilissimo, è giusto preoccuparsi, ma solo se ci sono motivi per preoccuparsi.
Le consiglio di eseguire una visita Cardiologica e Aritmologica, con ECG (standard e modificato) ed Ecocardiocolordoppler, oltre che un ECG holter 24 h e Test da sforzo.
L'ansia andrà meglio se gli esami risulteranno normali.