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Esperto Risponde

Smettere di fumare dopo più di 30 anni di uso è utile per la prevenzione dei tumori?

Oppure il danno ormai è fatto?
Risposta del medico
Dr. Giorgio De Bernardi
Dr. Giorgio De Bernardi
Specialista in Pneumologia e Allergologia e immunologia clinica
"Non è mai troppo tardi!" si intitolava una trasmissione RAi per insegnare a leggere e scrivere a persone anziane, negli anni sessanta. Vale anche per il fumo di sigaretta. Studi scientifici eseguiti su ampi numeri di popolazione hanno permesso di stabilire che, con la cessione del fumo, il rischio di sviluppare tumori in ex fumatori si riduceva a quello della popolazione che non ha mai fumato, nel giro di una dozzina d'anni. pertanto, se una persona ha iniziato a fumare a 15 aa e cessa a 45, a circa 57 aa ha lo stesso rischio di sviluppare tumori di un non fumatore. Questa è una età importante, perché generalmente i tumori legati al fumo insorgono sulla sessantina. Quindi è lecito sperare. Un' altra cosa è la bronchite cronica e l'enfisema che possono colpire i polmoni di chi fuma e/o ha fumato. Per questo si possono eseguire le prove di funzionalità respiratoria. Inoltre il fumo peggiora l'evoluzione in senso aterosclerotico delle nostre arterie (sistemiche, ma anche le coronarie, le arterie che nutrono e ossigenano il cuore). In ogni caso è importantissimo e doveroso smettere di fumare. Cordiali saluti.
Risposto il: 08 Marzo 2019