Si può anche attendere, considerando la non ripetitività del fenomeno, ma con la riserva di rivalutare la situazione con esami strumentali (gli stessi a cui è già stata sottoposta) almeno a cadenza semestrale. Ma la valutazione più corretta la deve dare un centro cardiologico qualificato e specializzato in Aritmologia, al quale credo si sia rivolta.