Quelle più comuni sono i cavolfiori, gli spinaci, la lattuga, i broccoli. In generale comunque la cosa più importante è avere una dieta regolare, costante, che preveda cioè anche la presenza di piccole quantità di verdure, purchè sempre più o meno nella stessa quantità. In questo caso l’esame di laboratorio con cui si monitorizza la terapia anticoagulante (cioè l’INR) riesce a tener conto della interazione tra farmaco e alimenti; si deve evitare invece di mangiare “occasionalmente” grandi quantità di verdure rende più difficile e imprevedibile la gestione del monitoraggio.