Se la malattia di cui soffre è una miocardiopatia dilatativa, posso dirle che la prognosi di oggi è di gran lunga migliore rispetto ad un recente passato, grazie alle terapie farmacologiche (ace-inibitori e beta-bloccanti, alcuni diuretici) e all’introduzione dei sistemi di elettrostimolazione impiantabili. Come lei sicuramente saprà la malattia è lentamente evolutiva, però con grande variabilità da persona a persona in base alle cause sottostanti. Le indagini di natura molecolare hanno ad oggi permesso di identificare, in circa la metà dei soggetti colpiti, una alterazione genetica. Questo è il primo passo per una terapia genica in un prossimo futuro.