Il suo quesito è estremamente corretto e giustificato. Lo stadio in cui si trova la malattia di suo padre è chiarmanete quello grave, in cui le terapie farmacologiche non possono più essere sufficienti e si deve pertanto ricorrere alla sostituzione dell’organo, con tutti i problemi insiti in questa decisione. Purtroppo esiste un divario tra numero di persone con malattia epatica grave in attesa di essere trapiantate e numero di fegati che risultano poi disponibili. Per tale motivo non tutti i pazienti in attesa di essere trapiantati riescono ad arrivare al trapianto, nonostante gli sforzi dell’equipe di specialista che li segue.