Sottopongo alla Vs attenzione il caso di mia madre di anni 65. Nell'aprile 2000 è stata operata presso li Centro di riferimento Oncologico di Aviano (PN) per adenocarcinoma mediamente differenziato dell'endometrio. Esame istologico: pT2bN0G2 sec TNM. Eseguito ciclo di redioterapia. Nell'agosto 2003 i marcatori tumorali (CEA CA19.9) escono dai limiti. I controlli si intensificano, ma anche una PET di dicembre 2003 dà esito negativo. Solo a luglio 2004 una TAC evidenzia un problema al pancreas. Ad agosto 2004 viene operata sempre ad Aviano per resezione corpo/coda
Pancreas con in blocco milza ed omento del peso complessivo di g. 605. Dall'esame istologico si parla di adenocarcinoma mediamente differenziato del pancreas con aspetti mucinosi e papillari infiltrante la capsula ed esteso al
Tessuto adiposo pancreatico. Diffusi aspetti di invasione neoplastica degli spazi perineurali. Marcata reazione desmoplastica dello stroma con sparsi infiltrati linfoidi reattivi intratumorali e focolai di necrosi. Margini di resezione pancreatica (versante anteriore e posteriore) indenni da infiltrazione neoplastica; essi distano 5 mm circa dalla propaggine neoplastica più vicina. Frammento splenico e di tessuto adiposo omentale indenni da infiltrazioni neoplastica e senza alterazioni istopatologiche di rilievo. Metastasi di 1 linfonodo (peri)pancreatico, istologicamente identificato. Istiocitosi dei seni nei restanti
Linfonodi isolati (reperto macroscopico: 8 presunti linfonodi pancreatici in 16 frammenti; 5 presunti linfonodi dell'ilo splenico in 10 frammenti). Un presunto linfonodo corrisponde a struttura vascolare in tessuto fibroadiposo. Colecistite cronica con colesterolosi della mucosa. Conclusioni: pT3N1G2 sec TNM. Ovviamente a seguito dell'intervento ora è insulino dipendente. E' stata quindi sottoposta ad un ciclo di radioterapia per 28 giorni e chemioterapia 5FU per 4 settimane superate bene grazie alle buone condizioni di salute generali. Ora da settembre 2005 i marker sono iniziati a salire di nuovo, in particolare il CA19.9 è a 39. Gli altri esami del sangue nonchè la TAC di ottobre e l'ecografia di dicembre non evidenziano nulla e le sue condizioni di salute sono buone. Ora viene sottoposta a controlli ogni 2-3 mesi. Il fatto che i marcatori si alzino significa il riattivarsi della metastasi? Qual è la reale gravità della situazione in termini di possibilità di sopravvivenza? A parere dell'oncologo in questo momento non si può fare nulla perchè la mamma sta bene e dagli esami non si evidenzia nulla. Sarebbe possibile sottoporre la mamma a terapia sperimentale con la chemioembolizzazione con iodio o ittrio radio marcati, che in Italia mi risulta effettuato solo c/o il Vs Centro Oncologico? Oppure mi indichi Lei una cura utile per la mamma e a quale Centro rivolgersi. Non vorrei lasciare nulla di intentato. Mi scusi se mi sono dilungata troppo, rimango in attesa di cortese riscontro. Grazie Rita