A riposo una normale frequenza cardiaca si aggira tra i 60 e gli 80 battiti/minuto, ma per convenzione si comincia a parlare di tachicardia dopo i 100 battiti/minuto. La frequenza cardiaca è comunque un parametro normalmente molto variabile, è chiaro che con sforzi, sotto emozione, ecc. la frequienza debba elevarsi anche ben al di sopra dei 100 battiti/m’. Il battito cardiaco è abitualmente ritmico, cioè l’intervallo tra i singoli battiti è regolare: si parla di aritmia quando tale condizione non sussiste più, cioè quando sono percepiti (alla palpazione del polso o all’ascoltazione del torace) dei battiti chiaramente asincroni con il ritmo di base o addirittura non esistono più degli intervalli uguali tra i singoli battiti. Dei battiti anomali per ritmo vengono spesso percepiti come un senso di vuoto, un sfarfallio al torace e tale sensazione soggettiva è indicata come palpitazione (è una condizione frequente anche in individui che non hanno alcuna malattia di cuore!). Una tale sintomo può essere anche dato dalla percezione del proprio normale battito cardiaco (ad es sotto sforzo) o giacendo specie sul fianco sinistro e ciò è in genere del tutto normale. L’attacco di panico è un problema di tipo psicologico e, come dice la parola, può associarsi ad aumento e percezione della proprio battito cardiaco, come reazione normale al senso di paura.