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Esperto Risponde

Stent

Il 5 luglio 2003 ho avuto un infarto acuto del Miocardio con FV all'esordio e shock cardiogeno. In tale data fu eseguita una prima coronarografia e fui sottoposto a PTCA primaria su tronco comune e su IVA, con stents Zeta 3.0x33 e 38 mm. Ho eseguito successivamente altre 2 coronarografie di controllo a 2 e 6 mesi circa dall'evento. Attualmente la diagnosi è: CARDIOPATIA IN SOGGETTO CON CORONAROPATIA OSTRUTTIVA SUBCRITICA, GIA' SOTTOPOSTO A PTCA PRIMARIA SU TC E IVA CON DUE STENTS. OTTIMO RISULTATO ANGIOGRAFICO A DISTANZA IN CORRISPONDENZA DEGLI STENTS IMPIANTATI IN PRECEDENZA. Dislipidemia. I fattori di rischio indicati sulle mie cartelle cliniche sono: familiarità e ipercolesterolemia. Attuale Terapia: Epinitril 10, Limpidex, Triatec 2,5 (1/2 cp), Lasix 25, Amiodar, Cardirene 160, Sivastin 40, Eskim 1000; inoltre sino al 5/7/04 ho assunto Plavix. Desideravo sapere: gli stents installati nelle mie arterie hanno una durata probabile o una volta installati resistono per sempre? in caso di durata limitata nel tempo è opportuno che mi sottoponga a visita cardiochirurgica? Preciso che i cardiologi che mi seguono per ora hanno escluso tale necessità. Inoltre vi chiedo se esiste un elenco delle strutture di eccellenza in campo cardiologico in Italia e se potete pubblicarlo magari sul vostro interessantissimo sito. grazie e cordiali saluti.
Risposta del medico
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Gli stent si rivestono delle cellule che normalmente rivestono le nostre arterie e ne divengono parte integrante. La coronarografia a 6 mesi non ha dimostrato ristenosi. Questo è un ottimo dato. Dovrà essere molto attenta al controllo dei fattori di rischio cardiovascolare (assumendo la terapia, controllando il peso e la pressione arteriosa, mantenendo un regime di attività fisica regolare, facendo periodici controlli dell’assetto glicidico e lipidico). Dai dati citati non credo vi siano indicazioni a visita cardiochirurgica. Utile test di valutazione di eventuale ischemia residua ad un anno dalla procedura.
Risposto il: 09 Settembre 2004