Cara signora, la localizzazione di malattia all'interno dei linfonodi, insieme ad altri fattori biologici studiati sulla neoplasia, potrebbe porre l'indicazione alla chemioterpia adiuvante al cui termine farebbe seguito la radioterapia. A seconda degli schemi utilizzati per ciascun caso può essere necessario sottoporsi a 4 o 6 o 8 cicli di chemioterapia, intervallati uno dall'altro da 3 settimane. Ne consegue che la radioterapia ha inizio ben oltre l'8^ settimana dopo l'intervento. Questa distanza temporale non inficia siginficativamente il trattamento, purchè non si superi il limite dei sei mesi dall'intervento, oltre i quali l'efficacia decade. Al contrario, questo intervallo consente di ricevere per intero il trattamento chemioterapico che offre le maggiori garanzie sul controllo "sistemico" della malattia, ossia in tutto il corpo,. D'altra parte è noto che un inizio precoce del trattamento radiante favorisce un migior risultato in termini di controllo "locale" della malattia, così in assenza di indicazione alla chemioterpia è conveniente rispettare il termine delle 8 settimane dall'intervento.
Cordiali saluti
Giorgia Garganese