Paziente affetto da
Cardiomiopatia aritmogena
Ventricolo dx, sottoposto a impianto IDC nel '96. L'ultimo ECG mostra un'evoluzione ormai "end stage" della cardiomiopatia che, oltre al ventricolo dx, coinvolge anche il ventricolo sn che appare seriamente ipocinetico (FE 15%), notevolmente dilatati gli atri,
Fibrillazione atriale con frequenti extrasistolie ventricolari. Questo il quadro delineato dai medici al momento della dimissione dall'ospedale circa 20 giorni fà. Su un qudro così compromesso esiste qualche possibilità di intervento con le biotecnologie, con le cellule staminali o qualsiasi altro approccio innovativo non farmacologico visto che ormai i farmaci non riescono più a contenere il progressivo peggioramento della cardiomiopatia?