Caro dottore buongiorno e scusate se riformulo la domanda ma avevo perso i dati di accesso e non so se era arrivata risposta.
Sono letteralmente terrorizzato da alcuni sintomi che mi fanno pensare a malattie molto gravi. Premessa: ho 28 anni, nessun caso di tumori, diabete o insufficienze renali in famiglia, soffro di colon irritabile, in passato ho avuto episodi di prostatite regrediti in poco tempo senza dover assumere nulla, ho diagnosi di "soggetto psicotico con tendenze alla somatizzazione e al disturbo d'ansia", in cura con xanax e cipralex. Da una quarantina di giorni mi capita di urinare con frequenza, mediamente ogni ora e in quantità variabile: a volte poche gocce, altre volte anche sui 100-150 ml pur bevendo poco. Il medico di base ha provato a curare una cistite con ciproxin per 3 giorni, nessun risultato.
L'urologo ha detto che non ho nulla di grave, ma che la terapia doveva durare almeno 10 giorni. Un altro medico sostiene che sia una questione soprattutto d'ansia, perchè di notte mi alzo al massimo una volta da quando assumo xanax. Le sintetizzo i sintomi: -minzione frequente, ogni ora sensazione di vescica piena a prescindere da quanto bevo -bruciore frequente esclusivamente POST minzione al glande che persiste -urine colore giallo normale, senza schiuma nè bruciore durante. Non si vedono tracce di sangue -ultime analisi sangue-urina dicembre 2015, al momento nessun medico ritiene necessario farmele fare -sono leggermente in sovrappeso (1,67 per 73), effettivamente mangio male, non fumo, cammino molto, una volta a settimana gioco a calcetto, tutto è iniziato dopo due lutti, il cambio di casa e di città e una cena abbastanza pesante e salata ho letto che cistiti che non passano nascondono tumori, altrove mi assicurano che non ho nulla di grave, l'unico test che ho fatto è stata glicemia a digiuno che ha escluso diabete. Crede che debba effettivamente preoccuparmi di tumori o insufficienze renali o che l'ansia mi stia portando a vedere cose che non esistono? grazie
I suoi sintomi possono rientrare nell'ambito di una irritazione/congestione prostatica, generalmente definita "prostatite cronica", assai favorita dal suo colon irritabile, con percezione dei disturbi accentuata dall'atteggiamento ansioso ed ipocondriaco che lei stesso ci confessa. Se lo specialista da cui è stato valutato non ha riscontrato ulteriori elementi di sospetto, le diremmo che ha ben motivo di tranquillizzarsi. Tenga conto che molto spesso le situazioni veramente gravi sono subdole ed evolvono in assenza di disturbi o con minimi segni facili da sottovalutare. Peraltro è noto che i disturbi da prostatite cronica siano noiosi e molto difficili da debellare definitivamente. Essenziale è attenersi ad uno stile di vita sano e regolare sotto tutti i punti vista e mantenere sempre aperto il contatto con un urologo con il quale si intrattenga un buon rapporto di comunicazione e fiducia.