Buongiorno, a causa di un film subacquei mi è venuto in mente un episodio dell'adolescenza. A 16 anni circa, al mare su di un gommone, ci accorgemmo di anfore sul fondale a 7 metri di profondità. Volemmo recuperarne dei cocci e io, abile nel nuoto e nell'apnea (anche se fuori allenamento), mi immersi ripetutamente. Risalii pero' velocemente, quasi tutte le volte espirando a poco dalla superficie. Mi girava la testa uscito e risalito sul gommone. Non badai ai tempi di risalita. Sentivo, pensando al muco, movimenti dentro il naso e sulla fronte bassa in mezzo e poco sopra gli occhi. Come uno sfogo di pressione dei liquidi interni. Vi è la possibilità di danni al sistema centrare o altri tipi di problemi? (non c'è una categoria precisa per le possibili derivanze di questa azione in cui postare la domanda.) Credo di aver avvertito prurito o leggero fastidio a uno dei timpani, ma sapevo compensare, non si prolungarono gli effetti di malessere. In aggiunta ho la preoccupazione di essere affetto da ipossia, in quanto sotto sforzo capita che mi venga da sbadigliare. L'ipossia potrebbe aver partecipato in qualche modo alla comparsa di eventuali conseguenze di quella immersione?Riassumendo: quali conseguenze potrei aver subito? quali possono essere i sintomi che mi portino ad accorgermene? Infine, dovrei sottopormi ad alcuni esami?(dal punto di vista intellettivo e della concentrazione e delle stanchezza, potrei aver subito danni?)Grazie mille anticipatamente.
Risposta del medico
Dr. Massimo Barrella
Specialista inNeurologia
L'apnea da immersione è assolutamente innocua, a meno che uno non ci rimanga secco lì per lì.
Lo sbadiglio sotto sforzo è un riflesso fisiologico.
Saluti