In generale, in medicina è importante la distinzione tra sintomi costanti (o addirittura ingravescenti) e sintomi transitori. Tra questi ultimi ve ne sono alcuni che si riconoscono per il fatto di avere un ritmo periodico, oppure per il fatto di essere scatenati da qualche evento esterno. Ve ne sono altri invece che non riconoscono alcuna regola, quindi è difficile trovare un appiglio.
Andando più in profondità, i sintomi transitori possono essere associati alla presenza di anomalie o lesioni visibili con le immagini o ispettivamente, oppure apparire assolutamente slegati da qualsiasi alterazione anatomica o biochimica.
Nel caso suo mi è sostanzialmente impossibile stabilire se i sintomi che mi racconta possano essere associati a qualcos'altro.
La parte più importante della clinica medica (e quindi neurologica) consiste proprio nel cercare eventuali nessi tra i fenomeni. Ma per trovare i nessi ci vuole un'attenta e circostanziata osservazione del paziente e della sua storia.
Cosa questa che non è affatto possibile in un ambito "epistolare" come questo.
Saluti