sono una signora di 56 anni e un anno fa in seguito ad esami sangue per ricerca artrite reumatoide (risultatata negativa, ho scoperto di essere affetta da cirrosi biliare primitiva autoimmune. Le mie transaminasi sono perfette e quindi io non mi ero mai accorta di nulla. Ho consultato due specialisti, uno mi ha detto che devo assumere deursil 300 per due volte al giorno, l'altro mi ha detto che invece non devo prendere nessuna medicina per questa cirrosi, in quanto non l'ho ancora sviluppata e potrebbe rimanere latente per tutta la vita senza mai manfestarsi, quindi inutile prendere il deursil. A chi devo dare retta? E quante possibilita' in realta' ci sono che la malattia si manifesti?Grazie e saluti.
se questa diagnosi è certa (ecografia-biopsia epatica-GGT-anticorpi mitocondriali-protidogramma) allora la terapia con Deursil ne rallenta la progressione, e quindi va somministrata. Il controllo periodico, anche se asintomatica, si impone.