Se la persona che assume il farmaco è sana (e in questo caso ovviamente non è un “paziente” poiché con tale termine si indica in medicina un malato) ovviamente il rischio è minimale (tutto può succedere!). Il rischio si ha prevalentemente in cardiopatici, specie se in terapia con nitrati ed il rischio di morte improvvisa è considerato proprio perché a sua volta complicazione di un infarto miocardico.