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Esperto Risponde

Utile consulto interdisciplinare presso Centro oncologico.

Buongiorno dottore io vorrei un parere in merito a quanto successo a mia mamma ,A dicembre è stata sottoposta a una polipectomia con il seguente risultato istologico; frammenti di adenoma serrato tradizionale TSa cancerizzato del retto,displasia di alto grado e di basso grado dell'epitelio ghiandolare,grading:g1 ben differenziato,rapporto quantitativo adenoma/adenocarcinoma 99/1 (in una singola sezione delle oltre 26 esaminate si osserva focale superamento della lamina propria confermato con Desmina) profondita' invasione sottomucosa:
Risposta del medico
Dr. Piero Gaglia
Dr. Piero Gaglia
Specialista in Chirurgia generale e Oncologia

Gent. Sig.ra, 

Sul trattamento di un adenoma cancerizzato, dopo una sua asportazione locale, non vi e' un consenso.

Nella maggioranza dei casi si forma prima un adenoma (tumore benigno) che successivamente puo' (come nel caso di Sua mamma) trasformarsi in carcinoma.

All'atto pratico il consiglio e' quello di fare un consulto interdisciplinare (con chirurgo, oncologo e radioterapista) nel Centro Oncologico qualificato piu' vicino.

Per scendere nei dettagli, i problemi sono due: il rischio di riformarsi del carcinoma localmente e il rischio che vi siano gia' metastasi nei linfonodi.

La RM difficilmente potra' dare un responso valido sulla presenza linfonodi metastatici (l'esame mette in evidenza solo eventuali linfonodi ingranditi di volume, ma non puo' dare informazioni certe sulla natura, anche con i mezzi di contrasto piu' raffinati).

Ci si deve quindi affidare sulle probabilita' sulla base dell'esame istologico. Nel caso di Sua madre vi sono fattori molto favorevoli (solo 1% di carcinoma sui pezzi asportati, il grading G1) e altri meno favorevoli (invasioni vascolare, budding presente, dimensioni della neoplasia). In queste situazioni e' generalmente utile spiegare bene le probabilita' di successo e di insuccesso presenti in ogni scelta terapeutica e coinvolgere la paziente nella scelta.

Mi spiace non poter dare (senza visitare la paziente e vedere direttamenti referti e lastre) un consiglio piu' preciso ma si tratta di una situazione che si presta a opzioni di cura diverse, in teoria con probabilita' "a priori" di successo simili.

Solo di una cosa posso fare un'affermazione certa: un tumore a 8 cm dal margine anale PUO' e DEVE essere operato con conservazione dell'ano (cioe' senza "sacchetto" permanente).

Cordialita'

dott. Piero Gaglia

Risposto il: 20 Febbraio 2015