i cosidetti agenti anti-TNF come il remicade sono generalmente ben tollerati. Questi farmaci hanno introdotto nuove prospettive terapeutiche confortanti.
Si tratta di agenti che selettivamente bloccano il tumor necrosis factor (TNF), un mediatore essenziale del processo infiammatorio. Il loro utilizzo è in monoterapia o, come nel suo caso in associazione al methotrexate e hanno efficacia nella maggior parte dei pazienti, presentando un effetto relativamente rapido, associando un livello di maneggevolezza e sicurezza confortante. Questi farmaci sono utilizzati pero' non da moltissimi anni e quindi i risultati circa gli effetti collaterali a lungo termine sono ancora poco corposi anche se incoraggianti e ottimistici. Questo tipo di farmaco, molto costoso, puo' essere prescritto secondo i criteri stabiliti da centri e specialisti abilitati, questo quindi mi induce a pensare che sia in buone mani. La cosa piu' importante è che sia sempre sotto controllo e che chi lo cura sia informato dell'evoluzione clinica e dell'eventuale comparsa di fattori interferenti. D'altronde la malattia puo' dare notevoli fastidi al suo bimbo e la diagnosi e terapia precoci modificano il decorso favorevolmente prima vengono effettuate. Il monitoraggio è in particolare relativo alla possibile insorgenza di infezioni o dispalsie che pero' possono essere prevenute e/o controllate. Penso che per un bimbo di 6 anni si cerchi di fare tutto il possibile per dargli meno problemi e favorirgli la migliore qualità di vita possibile.